Blog
L'archivio e museo del Bauhaus a Tiergarten
Il museo e centro di documentazione del Bauhaus a Berlino fu inaugurato nel 1979. Con la sua apertura in un certo senso si chiudeva un capitolo di storia dell'architettura, o quantomeno terminava il contributo diretto di coloro che questo capitolo avevano iniziato a scriverlo. Un progetto per l'edificio era stato infatti steso quindici anni prima da Walter Gropius, il fondatore del Bauhaus, con l'idea che dovesse sorgere a Darmstadt. Fallito il tentativo di realizzarlo nella città dell'Assia, fu sempre Gropius a interessarsi per ottenere finanziamenti a Berlino Ovest, e questa volta vi riuscì.

La costruzione che ospita il museo fu terminata nel 1979 e solo in parte riprese il progetto di Gropius. La copertura a shed rientrava già in esso, ma il resto dell'edifico è da attribuirsi ad Alex Cvijanovic e Hans Bandel.
archivio del Bauhaus
Gropius era infatti mancato nel 1969, senza perciò aver assistito al ritorno "ufficale" del Bauhaus a Berlino (intanto, senza bisogno di benedizioni ufficiali, gran parte di Berlino Ovest era già stata ricostruita in quello stile), anche se non più come scuola, bensì consegnato alla storia sotto forma di archivio e museo.

Si trattava di un ritorno perchè la scuola del Bauhaus aveva avuto proprio a Berlino la sua ultima sede, prima della chiusura forzata ad opera dei nazisti. Ma insegnanti ed allievi del Bauhaus erano già stati oggetto di strali da parte di gruppi di destra e conservatori durante la Repubblica di Weimar, in quanto perlopiù orientati a sinistra ed internazionalisti. Anche gli abbandoni delle due sedi precedenti (a Weimar e Dessau) vanno ricondotti a motivi politici, pur se avvenuti prima della nomina di Hitler a Cancelliere.

Sarebbe però errato pensare che negli anni del regime lo stile "moderno" proposto dal Bauhaus sia stato del tutto accantonato. In particolare nella progettazione di edifici industriali, durante il Nazismo si continuò in molti casi a seguire l'esempio dato dal Bauhaus. Ma anche nella costruzione di abitazioni l'influenza del Bauhaus continuò a farsi sentire. Lo stile tradizionale che i nazisti prediligevano non riusciva infatti a soddisfare l'esigenza di appartamenti nelle grandi città, specialmente in quelle che a fine anni Trenta stavano ampliandosi per via dello sviluppo dato all'industria bellica. Alcune città sorsero addiritura quasi dal nulla (esempio più noto quello di Wolfsburg), a scapito dell'ufficiale freddezza riservata dall'ideologia nazista alle città in generale, considerate luoghi di corruzione dello spirito nazionale.
Per fronteggiare questi problemi anche nel Terzo Reich si fece ricorso alla costruzione di palazzi in stile moderno, che richiamano alla mente quanto realizzato dal Bauhaus, prima e dopo in Nazismo.
Ciò contribuisce a complicare le cose per chi visita Berlino. Più volte nel corso di un tour privato d'architettura mi è capitato insieme ai clienti di constatare quanto alcune abitazioni dei diversi periodi siano simili, indipendentemente dal fatto che siano state realizzate durante la Repubblica di Weimar, negli anni del nazismo o nel secondo dopoguerra.

Tornando all'archivo del Bauhaus a Tiergarten: esso ospita la più ricca raccolta al mondo di documentazione riguardante il Bauhaus, quindi per chi studia e fa ricerca su questo tema è un luogo di grande attrattiva.
Il Bauhaus ArchivAgli altri visitatori di Berlino interesserà invece esclusivamente il museo, che presenta una collezione spaziante tra le diverse forme di espressione artistica del Bauhaus: architettura, fotografia, lavorazione di metalli e ceramica, design industriale, stampa, pittura murale. Sono visibili opere, materiale didattico e progetti di Ludwig Mies van der Rohe, Paul Klee, Lyonel Feininger, László Moholy-Nagy, Wassily Kandinsky e, ovviamente, di Walter Gropius.

Il museo non è molto grande e grazie alla presenza di un audioguida in italiano è presentato in maniera accessibile anche a chi non si è mai confrontato con l'argomento. Consiglio quindi una visita anche a coloro che hanno una generale curiosità per il design, l'architettura e l'arte moderna.

Indirizzo: Klingelhöferstrasse 14 D, 10785 Berlin
Orario di apertura (del museo, non dell'archivio): tutti i giorni dalle 10 alle 17 (chiuso il martedì)
Prezzi: Adulti 6 Euro (sabato e domenica 7 Euro); Ridotto 3 Euro (sabato e domenica 4 Euro). Sono disponibli prezzi speciali per gruppi.
Barriere architettoniche: nessuna barriera
Servizi: audioguida in italiano
Come arrivarci: U-Bahn Nollendorfplatz o con i bus 100, M29, 187 e 106 (fermata Lützowplatz)

Attenzione!

L´edificio che ospita il museo è in ristrutturazione e di conseguenza non visitabile. Parte della collezione è visibile nella sede temporanea nel quartiere Charlottenburg (Knesebeckstrasse 1-2 10623 Berlin, aperta dalle 10-18 nei giorni feriali, chiusa nei festivi, domenica compresa), parte nella mostra a tema Bauhaus alla Berlinische Galerie (Alte Jakobstrasse 124-128, 10969 Berlin) a Kreuzberg, a poca distanza dal museo ebraico, con apertura (martedì escluso) dalle 10 alle 18.