In effetti quando si pensa al calcio tedesco i primi nomi a venire in mente sono quelli di Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Werder Brema e, guardando indietro negli anni, Amburgo e Borussia Mönchengladbach. Quindi nessuna squadra berlinese.
Oltre a ragioni strettamente sportive questa situazione è da spiegarsi anche con la complicata storia postbellica della città, che vide l'Herta BSC - il club forse più noto anche all'estero - giocare a Ovest, mentre 1FC Union e BFC Dynamo divennero i club più noti di Berlino Est, capitale della DDR.
Di queste tre squadre l'Herta BSC è quella di più antica fondazione (1892) e ha vinto due volte il titolo (1931 e 1932) nell'ultimo scorcio della Repubblica di Weimar.
Al momento della fondazione della Bundesliga della Germania Ovest (stagione 1963-1964) era il club che rappresentava Berlino Ovest. La sua storia è anche contrassegnata da scandali, retrocessioni a tavolino e penalità che hanno avuto costi tali da costringere l'Herta a vendere ad inizio anni Settanta l'area dove sorgeva il suo storico stadio (denominato familiarmente Plumpe), nei pressi della stazione di Gesundbrunnen, al fine di ripianare i debiti. Lo stadio venne poi demolito nel 1974 per far posto ad abitazioni.
Attualmente l'Herta gioca all'Olympiastadion, costruito dai nazisti per le Olimpiadi del 1936, non lontano dai quartieri della città dove l'Herta è la squadra più seguita, cioè quelli che appartenevano a Berlino Ovest.
Più titolata dell'Herta, ma - come vedremo - in un contesto sportivo diverso, è la Dynamo Berlino (denominata generalmente BFC Dynamo). Questo club ha infatti vinto 10 volte di seguito (dal 1979 al 1988) la Oberliga della DDR , cioè la serie A della Germania Est.
Presidente onorario della squadra era Erich Mileke, per più di trent'anni ministro per la sicurezza nazionale della DDR, quindi la figura al vertice della Stasi.
La Dynamo Berlino risultava perciò essere il club sostenuto dalla Stasi, situazione che presentava indubbi vantaggi: non solo un centro sportivo d'avanguardia (lo Sportforum a Hohenschönhausen) ma anche trasferimenti pressochè forzati di giocatori di talento per rinforzare la squadra. Veniva quindi ripresa in ambito calcistico la vecchia massima di Walter Ulbricht, secondo la quale gli atleti alle Olimpiadi erano ambasciatori in tuta. La Dynamo doveva essere attrezzata per non sfigurare non solo nella DDR, bensì anche in ambito europeo, visto che ogni successo sportivo veniva presentato come una vittoria del sistema politico-sociale.
I giorni di gloria della Dynamo hanno avuto termine con la fine della DDR ma il club continua ad avere un seguito, per quanto limitato ai quartieri orientali della città, nonostante militi da anni in categorie minori.
Negli anni d'oro era la squadra più odiata della Germania Est per molteplici ragioni: innanzitutto per i suoi successi sportivi, ma si vociferava anche che fosse favorita dagli arbitri. A questo si aggiungeva l'invidia che generalmente i cittadini delle altre città della DDR provavano per i berlinesi. Berlino Est in quanto capitale era la vetrina del paese, di conseguenza la città era rifornita con merci e prodotti che altrove si trovavano raramente.
I tifosi della Dynamo, tra i più turbolenti della DDR e consci di questa situazione, non facevano nulla per farsi benvolere, anzi, spesso sbeffeggiavano con cori e striscioni i tifosi avversari presentandosi come privilegiati.
Arcirivali dei fans della Dynamo erano e restano i tifosi della 1FC Union, squadra che ha le sue origini nel quartiere di Köpenick e che attualmente dopo l'Herta è la più amata in città.
L'Union venne fondata - o meglio rifondata visto che le sue origini risalgono al 1906 - nel 1966 su spinta di Herbert Warnke, presidente dell'unione sindacale della DDR. L'idea era di dare a Berlino anche un club civile, accanto all'istituzionale Dynamo. Nel 1968 vinse la Coppa della DDR, ma nella sua storia non ha ancora vinto uno scudetto.
La squadra divenne da subito molto popolare e negli anni Settanta, con una media di quasi 20.000 spettatori a partita, era seconda solo alla Dynamo Dresda in quanto a presenze casalinghe.
La rivalità con la Dynamo Berlino ha anche una componente politica. L'Union era generalmente considerata la squadra degli oppositori, o quantomeno di coloro che sopportavano il regime con malcelata rassegnazione.
L'Union milita in seconda divisione e ha di recente ristruttrato il suo stadio. La vicenda ha fatto notizia perchè parte del lavoro è stata svolto gratuitamente dai tifosi, che inoltre hanno finanziato parte dei costi.
Per chi parlasse tedesco e fosse interessato a leggere un libro riguardante il calcio nella DDR consiglio "Der BFC war Schuld am Mauerbau" di Andreas Gläser. Si tratta di un interessante spaccato di vita quotidiana di adolescenti a Berlino Est negli anni Ottanta, che ha come leitmotiv i sabati pomeriggio al seguito della Dynamo Berlino.
Ai visitatori di Berlino che volessero vedere una partita di calcio suggerisco di optare per un match dell'1FC Union. A differenza del colossale Olympiastadion, alla Alte Försterei (così si chiama lo stadio dell'Union) si respira un'atmosfera che almeno un po' rimanda all'epoca del calcio di una volta, prima dell'invasione televisiva e commerciale.