
Punto focale dell'esposizione sono manifesti, grafiche per libri e riviste d'avanguardia tra il 1890 e il 1918. La prima parte della mostra porta il titolo "Il mondo di ieri", suggerendo - a mio parere troppo drasticamente - una radicale alterità tra quel mondo e quello degli anni Dieci del Novecento, caratterizzati della Grande Guerra, sul quale si concentra la seconda parte.
I manifesti prodotti in serie, come veicoli di messaggio pubblicitario, diventarono proprio in quegli anni un nuovo campo d'azione per artisti già affermati. La mostra permette di cogliere la dimensione europea di questa novità. Accanto ad alcuni manifesti francesi (per esempio quelli di Henri de Toulouse-Lautrec), noti anche per via delle innumerevoli riproduzioni nei decenni successivi, sono presenti illustrazioni di artisti tedeschi come Franz Von Stuck, Käthe Kollwitz, Peter Behrens (più noto come architetto) e di esponenti del modernismo viennese quali Oskar Kokoschka e Gustav Klimt.
Ancor più interessanti dei manifesti commissionati per fini pubblicitari sono quelli reclamizzanti le esposizioni delle varie secessioni artistiche. Già nello stile riconducibili alle novità che andavano presentando, si tratta probabilmente delle opere più libere da vincoli tra tutte quelle esposte.

Per la diffusione delle loro idee e dei loro programmi le Avanguardie fecero largo uso di riviste, perciò questo supporto diventa dominante nel quadro della mostra.
Compaiono anche manifesti, ma in questo contesto programmatici e non pubblicitari, e poi numeri di riviste d'avanguardia del periodo, tedesche e straniere.
A Berlino le due principali voci dell'espressionismo in quel periodo erano "Die Aktion" (l'azione) e "Der Sturm" (la tempesta). Ne vengono esposti molti esemplari, spesso con copertine firmate da grandi nomi dell'arte del Novecento; per "Der Sturm" tra gli altri Severini, Kandinsky e Chagall.
Quest'ultima rivista contribuì in maniera determinante a far conoscere il futurismo italiano in Germania. Numerose pubblicazioni futuriste sono esposte nella mostra alla Kunstbibliothek, e anche alcune lettere di Marinetti al direttore di "Der Sturm", Herwarth Walden.
Proprio Walden contribuì ad organizzare la mostra futurista del 1912 a Berlino, cercando di sponsorizzarla anche attraverso la pubblicazione del manifesto del futurismo sull'allora influente quotidiano "Berliner Tageblatt".
Come testimoniato nel catalogo della mostra il tentativo non andò a buon fine: Paul Bock, il responsabile della terza pagina del giornale, rifiutò in maniera piccata, definendo il manifesto "Unsinn", cioè assurdità (e come dargli torto - ndr).

Termine dell'esposizione è il 12 ottobre 2014.
Indirizzo: Matthäikirchplatz, 10785 Berlino.
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 11 alle 18. Giovedì dalle 10 alle 20. Martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso.
Prezzi: intero 8 euro, ridotto 4 euro.
Barriere architettoniche: nessuna barriera.
Come arrivarci: metro U2, S1, S2, S25 fermata Potsdamer Platz.